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L’energia prodotta e non immediatamente consumata o accumulata, finisce in rete. Con il meccanismo dello SSP,  in estrema sintesi, viene remunerata quest’energia immessa, attraverso il contributo in conto scambio, pagato dal GSE, con cadenza trimestrale o semestrale. Il contributo è composto da una quota energia dove viene riconosciuto il minor valore tra quanto pagato come energia prelevata e quanto valorizzato come energia immessa in base al prezzo zonale orario, ed una quota servizi, dove invece viene riconosciuto il valore che deriva dalla moltiplicazione dell’energia scambiata con una valorizzazione a kWh del costo dei servizi (dispacciamento, distribuzione, oneri generali …), nell’ottica di ristorare il cliente di tali costi.

L’energia scambiata è la minore tra quella immessa e quella prelevata. In definitiva l’utente paga al fornitore i propri consumi elettrici (tranne quelli prelevati dall’impianto, già scalati dalle bollette) e si vede poi corrispondere il contributo (con acconti e conguaglio) che tende a ristabilire l’equità dello scambio.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito del GSE.

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